Israele schiera tank in Cisgiordania e lancia attacchi in Libano

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Israele rinvia il rilascio di 620 prigionieri palestinesi. Hamas: “Mette in grave pericolo l’intero accordo di tregua”.

L’esercito israeliano ha annunciato che dispiegherà carri armati a Jenin come parte dell’espansione dell’operazione in Cisgiordania. Secondo l’esercito, le forze della Brigata Nahal e Duvdevan opereranno in altri villaggi, mentre proseguono le operazioni in corso a Jenin e Tulkarem. È la prima volta in 20 anni che i carri armati vengono impiegati in operazioni in Cisgiordania.

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“L’Idf, lo Shin Bet e le forze di polizia di frontiera continuano la loro operazione antiterrorismo nel nord della Samaria (Cisgiordania) e stanno espandendo le attività offensive nell’area”, si legge in un comunicato militare, aggiungendo che “una divisione di carri armati opererà a Jenin come parte dello sforzo offensivo”.

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Il ministro della Difesa israeliano Israel Katz ha reso noto di aver dato ordine alle Idf di restare per il prossimo anno nei campi profughi della Cisgiordania, mentre il presidente della Knesset Amir Ohana ha chiesto l’annessione della Cisgiordania, affermando che gli insediamenti sono l’unico modo per Israele di raggiungere la pace.

Netanyahu: “Pronti a riprendere i combattimenti in ogni momento”

Intanto Benjamin Netanyahu ribadisce che Israele è pronto a riprendere i combattimenti nella Striscia di Gaza. “Noi siamo pronti a riprendere combattimenti intensi in ogni momento, i nostri piani operativi sono pronti. Noi raggiungeremo interamente gli obiettivi della guerra, che sia attraverso il negoziato o con altri mezzi”.

E per la sicurezza di Israele il premier chiede anche “la smilitarizzazione totale del sud della Siria“. Parlando in occasione di una cerimonia a Holon, il premier Benjamin Netanyahu ha detto: “Noi non permetteremo che le forze di Hts (il gruppo radicale islamico Hayat Tahrir al-Sham che ha preso il potere a Damasco, ndr) o che il nuovo esercito siriano entrino nella zona a sud di Damasco. Noi chiediamo la smilitarizzazione totale del sud della Siria”.

Hamas: “Israele mette in grave pericolo l’intero accordo di tregua”

Intanto Hamas ha accusato Israele di “mettere in serio pericolo l’intero accordo di tregua” dopo la decisione del governo israeliano di rinviare il rilascio di 620 prigionieri palestinesi che avrebbero dovuto essere liberati in cambio del ritorno di sei ostaggi israeliani a Gaza. “Ritardando il rilascio dei nostri prigionieri, il nemico si comporta come un delinquente e mette seriamente in pericolo l’intero accordo” di tregua, ha dichiarato Bassem Naïm, un alto funzionario di Hamas, invitando i mediatori che hanno reso possibile l’accordo, “in particolare gli Stati Uniti”, a “fare pressione sul nemico affinché applichi l’accordo e rilasci immediatamente questo gruppo di prigionieri”.

Attacchi in Libano

Oggi si registrano nuovi attacchi di Israele in Libano. Le Idf confermano di aver effettuato attacchi aerei nel Libano meridionale. Uno degli obiettivi era un sito militare di Hezbollah contenente lanciarazzi e altre armi, dove l’esercito afferma di aver individuato attività da parte del gruppo terroristico.

Secondo l’esercito, l’attività di Hezbollah nel sito costituisce una “violazione degli accordi tra Israele e Libano”. Inoltre, le Idf dicono di aver colpito diversi altri lanciarazzi di Hezbollah nel Libano meridionale, “che rappresentavano una minaccia per i civili israeliani”.

I media statali libanesi hanno riferito di attacchi israeliani in Libano, a circa 10 chilometri dal confine meridionale, mentre i fedeli si riunivano a Beirut per il grande funerale del leader di Hezbollah assassinato, Hassan Nasrallah. “Aerei nemici hanno lanciato due raid contro la zona tra Qleileh e Sammaaiyah, nel distretto di Tiro”, ha affermato l’agenzia di stampa nazionale ufficiale.

Media libanesi riportano anche la notizia di un nuovo attacco aereo israeliano nei pressi del villaggio di Brissa, nel distretto di Hermel, nel Libano settentrionale. Brissa si trova a più di 130 chilometri dal confine israeliano.

Secondo quanto riferisce inoltre la rete libanese affiliata a Hezbollah Al-Mayadeen, Israele ha effettuato un attacco aereo nell’area di Al-Hermel, nella regione della Bekaa, nel Libano orientale.

 

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